GRAN PRIORATO DELL’ORDINE DI MALTA ALL’AVENTINO
Nello scenario incantato del Colle Aventino si trova il Gran Priorato dell’Ordine di Malta, uno dei possedimenti romani dell’antichissimo Ordine cavalleresco. La proprietà è nota ai più per il celebre portone, con il buco della serratura che inquadra perfettamente la cupola di San Pietro, un’attrazione che richiama romani e non. Dietro al portone del Priorato si possono ammirare la chiesa di S. Maria del Priorato, unica opera architettonica di Piranesi, la Villa Magistrale e il rigoglioso giardino, ricco delle più diverse specie floreali.
ROMA SOTTERRANEA: IL VICUS CAPRARIUS
Roma ad hoc vi accompagnerà in una suggestiva passeggiata sulle tracce dell’acqua che da secoli scorre nella nostra città e dà vita alle più famose fontane del mondo: l’Acqua Vergine. La visita inizierà a pochi passi da Fontana di Trevi, una delle più celebri fontane di Roma. Scenderemo a quasi 9 metri di profondità sotto l’ex cinema Trevi per scoprire una nuova area archeologica: il Vicus Caprarius.
SANTA MARIA ANTIQUA
La cappella Sistina dell’antichità: così è chiamata questa affascinante chiesa del VI secolo d.C. nel cuore del Foro romano. Una testimonianza eccezionale del processo di cristianizzazione del luogo simbolo della Roma pagana e soprattutto della pittura bizantina: 250 m² di magnifici affreschi, tra cui la famosa “parete palinsesto”. La visita alla chiesa è arricchita dalla rampa imperiale che conduceva ai palazzi del Palatino e dal piccolo Oratorio dei 40 martiri.
CIMITERO ACATTOLICO
Fondato nel corso del Settecento a seguito di un permesso concesso da Papa Clemente XI, è uno dei luoghi più nascosti e suggestivi della città di Roma. Vi trovano sepoltura personaggi più o meno illustri accomunati dal fatto di non essere di fede cattolica; degne di nota le sepolture del giovane poeta inglese John Keats, morto a Roma all’età di 25 anni, di Antonio Gramsci e del romanziere Gadda.
PIRAMIDE
Il singolare monumento funebre fu costruito in soli 330 giorni per Caio Cestio, pretore e tribuno della plebe, come ricorda l’iscrizione incisa sui due lati. Posta lungo la via Ostiense, la piramide venne poi inglobata nelle mura aureliane e rimasta integra sino ai nostri giorni. Uno stretto corridoio consente di raggiungere la piccola camera sepolcrale decorata con squisiti affreschi e, sulla volta, quattro vittorie alate portavano in gloria il ritratto, ora mancante, del defunto.
SPEZIERIA DI SANTA MARIA DELLA SCALA
Chiamata la farmacia dei Papi, vanta di essere una delle spezierie più antiche di Roma. In origine era esclusivamente ad uso dei frati carmelitani scalzi ma fu aperta al pubblico nel Seicento sino al 1954. Pontefici e sovrani sono passati nelle splendide sale rimaste invariate dal Settecento, nelle quali è ancora possibile vedere gli scaffali di legno con la famosa Acqua della Scala, l’acqua di melissa e la theriaca.
MONTE DEI COCCI
Il famoso monte, alto 54 m, si erge nel pianeggiante rione di Testaccio. Il suo nome deriva dal latino testa, coccio, il materiale di cui è artificialmente costruito: si calcola che sul posto si siano accumulate 53.359.800 anfore, scartate dal limitrofo porto sul Tevere. Sulla sommità è una croce, collocata qui nel 1914, a ricordo dell’antica usanza di celebrare, in questo luogo, la Via Crucis.
PALAZZO DELLA CANCELLERIA
Il palazzo è considerato uno dei capolavori del Rinascimento a Roma. Si dice che sia stato costruito dal cardinal Riario grazie al denaro vinto in una sola notte giocando ai dadi. All’interno si può ammirare la Sala dei 100 giorni, affrescata dal Vasari su richiesta del committente che aveva previsto di usare il salone per un imminente matrimonio. Secondo la tradizione, il Vasari si vantò della velocità con cui aveva eseguito l’opera con Michelangelo Buonarroti, che gli rispose secco “si vede!”
CONVENTO DI TRINITÀ DEI MONTI
Accanto alla chiesa di Trinità dei Monti si apre il meraviglioso convento, nato per ospitare i poveri Frati Minori. Il chiostro, con affreschi del Cavalier d’Arpino, racconta la vita di San Francesco di Paola, fondatore dell’ordine. Al piano superiore si possono ammirare i capolavori del frate Maignan: le due splendide anamorfosi, frutto di studi di ottica e prospettiva, e l’astrolabio catottrico. Infine il famoso refettorio, finanziato da Luigi XIV di Francia, considerata la più bella sala da pranzo di Roma.
TEMPIO DI ANTONINO E FAUSTINA
Tra gli straordinari resti che si affacciano sul Foro Romano, spicca per imponenza l’antico tempio dedicato dall’imperatore Antonino Pio all’amata giovane moglie Faustina. Un tempio pagano, che nel corso dei secoli è stato trasformato nella chiesa di San Lorenzo in Miranda affidata sin dal 1429 al Nobile Collegio Romano dei Farmacisti che, ancora oggi, vi custodisce un prezioso museo di Arte e Storia Farmaceutica.
QUARTIERE COPPEDÈ
Inoltrandosi tra i signorili palazzi del quartiere Trieste, ci si imbatte in una serie di edifici unici per stile, decorazione ed eccentricità. Si tratta delle fantasiose opere realizzate dall’architetto fiorentino Gino Coppedè tra il 1915 e il 1927. Le facciate, dalle forme che richiamano lo stile Liberty e l’art Decò ma anche il Gotico medievale e il barocco, nascondono una vasta serie di simboli esoterici e massonici, che fanno della passeggiata nel quartiere Coppedè l’inizio di un viaggio iniziatico.
MUSEO CRIMINOLOGICO
Luogo estremamente particolare, permette di ripercorrere la storia degli strumenti di tortura ma non solo. L’esposizione, divisa in sezioni diverse, mira a presentare aspetti, scritti, storie di uomini e donne, legati al crimine nel senso più ampio del termine. Fiori all’occhiello della collezione sono la tabacchiera e il mantello di Mastro Titta, celebre boia di Roma, tra i più prolifici della storia con oltre 500 esecuzioni, che operò a cavallo tra ‘700 e ‘800.