Quando la “Carmen” si incontra con Guttuso, “La Fanciulla del West” con Mario Ceroli, “I Capricci di Callot” con Prampolini oppure l’”Otello” con De Chirico, è probabile che ne possa uscire uno degli eventi più importanti e affascinanti nell’annata culturale capitolina. Queste e molte altre combinazioni in apparenza improbabili le trovate tutte in “Artisti all’Opera“, la mostra a cura di Gian Luca Farinelli con Antonio Bigini e Rosaria Gioia che rimarrà aperta fino all’11 marzo 2018.
Nel Museo di Roma a Palazzo Braschi (Piazza San Pantaleo 10) avrete modo di ammirare costumi, bozzetti, disegni, maquette, piccoli e grandi capolavori che alcuni dei più importanti artisti del ‘900 hanno realizzato per il Teatro dell’Opera di Roma, acquisito dal Comune nel 1928 quando era ancora il Teatro Costanzi.
I tanti, bellissimi abiti di scena sono l’attrazione principale di “Artisti all’Opera“. Troverete costumi unici disegnati appositamente per i singoli eventi del Teatro da Picasso, Arnaldo Pomodoro, Valentino, Armani, Renato Balestra, Ungaro. Ma non solo. Il dialogo nato tra l’istituzione romana e i geni dello scorso secolo si fa sempre più prolifico nel corso degli anni e copre un arco temporale ben più lungo.
Ecco allora Felice Casorati, Filippo De Pipis, Giacomo Manzù, Alexander Calder, Alberto Burri, William Kentridge. Tutti hanno lavorato per l’Opera lasciando stupefacente testimonianza del loro passaggio, dal minuscolo accessorio di scena fino al gigantesco sipario lungo 15 metri dipinto da Giorgio De Chirico per un “Otello” rossiniano.
“Artisti all’Opera” racconta l’epopea di un luogo, di una “casa dei cittadini”, partendo dall’immenso patrimonio archivistico di cui dispone: oltre 11.000 bozzetti e più di 1.300 opere sono state infatti studiate attentamente, arrivando alla fine alla selezione esposta a Palazzo Braschi, dolorosa per quello che per necessità è stato lasciato fuori ma comunque emozionante e unica. (da The Parallel Vision)
Per saperne di più: www.museodiroma.it/mostre_ed_eventi/mostre/artisti_all_opera