Il Colosseo visto dall’alto: dopo 40 anni riapre l’Attico dell’Anfiteatro Flavio

Riaprono al pubblico, dopo più di 40 anni, il IV e il V livello del Colosseo. Posizionati a circa 40 metri d’altezza rispetto al piano dell’arena, erano destinati alla plebe e non consentivano una veduta dettagliata di quanto accadeva nell’arena, ma in compenso erano coperti dalla tettoia che riparava dal sole e dalla pioggia. “È una giornata importante, riapriamo i piani alti dell’Anfiteatro Flavio in seguito a un restauro importante”, ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nel corso della visita organizzata per la stampa. “Da qui – ha aggiunto il ministro parlando dalla terrazza del V livello – si può apprezzare una vista incredibile sul Colosseo e su Roma. Insomma, il percorso di valorizzazione del monumento va avanti e proseguirà con il progetto di ricostruzione dell’Arena, che è stato già finanziato, che sta procedendo e che renderà ancora più spettacolare la visita di questo monumento, simbolo dell’Italia nel mondo”. Fino ad oggi era possibile visitare l’anfiteatro Flavio soltanto fino al III livello.

L’Attico del Colosseo, dopo 40 anni, torna visitabile. I piani più alti dell’anfiteatro Flavio, ossia il IV e il V anello, a circa 40 metri d’altezza rispetto all’arena, sono stati restaurati regalando ai visitatori una vista incredibile su Roma. I due livelli erano destinati ai commercianti, alla piccola borghesia e alla plebe: lontani dall’arena non permettevano una vista dettagliata degli spettacoli ma erano coperti dalla tettoia contro sole e pioggia. “È una giornata importante, riapriamo i piani alti dell’Anfiteatro Flavio in seguito a un restauro importante”, ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nel corso della visita organizzata per la stampa. Tutti gli altri, invece, potranno visitarli dal 1 novembre, con tour guidati per gruppi di massimo 25 persone, per motivi di sicurezza. L’itinerario comincia con l’attraversamento dell’unica galleria conservata come in origine. Situata in uno spazio intermedio tra il II e il III livello, il tunnel – mai aperto al pubblico prima d’ora – presenta un ulteriore unicum: intonaci bianchi con segni di corone, riportati alla luce da un capillare restauro.
Dal 1 novembre saranno invece visitabili il IV e il V livello con delle visite guidate, che occorre prenotare. Questo nuovo itinerario, consentito per ragioni di sicurezza soltanto accompagnati da una guida e per gruppi di massimo 25 persone, comincia con l’attraversamento dell’unica galleria conservata come in origine. Si tratta di uno spazio con copertura a volta destinato allo smistamento del pubblico. Situata in uno spazio intermedio tra il II e il III livello, la galleria – mai aperta al pubblico prima d’ora – presenta un ulteriore unicum: intonaci bianchi con segni di corone, riportati alla luce da un capillare restauro.

“Il V livello del monumento era destinato alla plebe, il IV alla classe dei commercianti e la piccola borghesia, il III ad una categoria che potremmo definire middle class, il II ai cavalieri (gli equites), e il I, infine, era destinato ai senatori, che sedevano su dei troni di marmo e agli ospiti pubblici”, ha spiegato la direttrice del Colosseo, Rossella Rea. “Il percorso per il parco archeologico del Colosseo – ha concluso Franceschini – è avviato e si concluderà entro l’anno la selezione del direttore attraverso una procedura internazionale. Mi sembra veramente che sia un percorso di valorizzazione”.

“A breve inizieranno i lavori di restauro dei sotterranei”, ha poi annunciato il direttore del Colosseo, Rossella Rea . Il contratto è in via di stipula e quindi a breve inizieranno i lavori, divisi in due lotti: uno nell’ambito del progetto di Tod’s ed il secondo che riguarda  i lavori per la progettazione del piano dell’arena. Per questi interventi sono stati stanziati circa 5 milioni e dovrebbero durare circa un anno e mezzo”. A chi le chiedeva dell’arena, il direttore ha spiegato che per la realizzazione “ci vuole più tempo perché bisogna prima restaurare i sotterranei per cui, appunto, ci vorrà circa un anno e mezzo”.

Per ulteriori informazioni: http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_867951508.html

(da “Repubblica.it”)