Torna in Italia, dagli Stati Uniti, una splendida scultura romana, del primo secolo d. C. La Testa di marmo, che raffigura il generale Druso, figlio dell’Imperatore Tiberio, è stata restituita all’Italia dal Cleveland Museum of Art, dove era ospitata dal 2004, anno in cui fu acquistata, dopo che le indagini del Comando Carabinieri per la tutela del Patrimonio culturale hanno accertato che l’opera sia stata rubata dall’Italia, seppure molto tempo prima.
All’origine dell’indagine, l’esame di una pubblicazione del 1926, relativa allo scavo archeologico del criptoportico dell’antico teatro romano di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, che dava notizia del ritrovamento di 4 teste di marmo romane, una della quale ritraente, appuntom, Druso. Approfondendo, i militari hanno scoperto che l’opera fu sottratta all’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale: inizialmente si pensava che il furto fosse opera delle truppe tedesco-naziste in ritirata, ma ulteriori indagini sembrano attribuire l’appropriazione indebita a truppe algerine che combattevano a fianco degli Alleati. Dal Paese nordafricano, diversi decenni dopo, la statua arrivò a Parigi, dove fu venduta all’asta e acquistata da mercanti di antiquariato. Il museo della città dell’Ohio, accertata la provenienza illegale dell’opera, ne ha concordato la restituzione all’Italia con il Mibact.
Il ritorno del Druso segue di poco quello di un’altra importante scultura, dedicata all’imperatore Tiberio, anch’essa recuperata dagli States e proveniente da quello stesso furto, avventuo a Sessa Aurunca, durante le fasi conclusive della Seconda Guerra Mondiale. La testa di Druso sarà visibile a Roma, tutti il sabati di settembre, dalle 10 alle 14, presso la sede del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, a Roma, in piazza di Sant’Ignazo, 152, prima di fare ritorno a Sessa Aurunca. (da “La Repubblica”)